L’obiettivo è quello di ottimizzare lo studio dei campioni biologici cervico-vaginali per lo screening del cancro cervicale
Dexeus Mujer ha incorporato una nuova tecnica che velocizzerà e faciliterà il lavoro di analisi dei pap test. Si tratta di un sistema digitale che utilizza la tecnica della “citologia in fase liquida” e consiste nell’introdurre i campioni in un mezzo liquido che ha un’immediata azione conservante, scioglie i grumi, separa le cellule in studio da altri composti e riduce il rischio di contaminazione. Una volta ottenuto il preparato citologico, viene digitalizzato. La citologia in fase liquida può essere applicata sia allo studio dei pap test cervicali e vaginali, che vengono eseguiti di routine nei controlli ginecologici, che allo studio di biopsie per analizzare campioni di cellule dal tessuto mammario.
Il sistema, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, riesce a separare le immagini che si discostano dalla normalità, semplificando l’osservazione delle estensioni, dovendo interpretare solo le immagini selezionate, anziché l’intera estensione.
“Sebbene la sensibilità della diagnosi sia simile a quella del metodo attuale, si tratta di un sistema automatizzato che riduce il tempo di osservazione e fornisce una diagnosi più rapida. Inoltre, la citologia in fase liquida consente una migliore conservazione e facilita il lavoro di analisi dei campioni”, spiega il Dott. Francesc Tresserra, direttore di R&S in Ginecologia e responsabile del Laboratorio di Citologia di Dexeus Mujer.
“Un altro aspetto positivo è che fornisce un serbatoio temporaneo di cellule della paziente nel caso in cui siano necessari ulteriori test, come la determinazione del papillomavirus umano (HPV), evitando così la necessità di una nuova raccolta di campioni”. Il Laboratorio di Citologia di Dexeus Mujer analizza attualmente circa 80 000 esami citologici all’anno. Questo nuovo sistema aumenterà la velocità di analisi e porterà questo numero a più di 100 000 a partire da gennaio 2023.