Sono stati analizzati un totale di 1495 cicli di trasferimento di embrioni congelati eseguiti tra agosto 2017 e dicembre 2019, in cui è stata applicata la Diagnosi Genetica Preimpianto (DGP). Le pazienti avevano un’età compresa tra i 18 e i 40 anni e precedentemente si erano sottoposte a un trattamento di stimolazione ovarica.
Il campione è stato diviso in base ai livelli di progesterone rilevati nella fase follicolare tardiva: normali (≤ 1,50 ng/ml) o elevati (> 1,50 ng/ml). I ricercatori hanno confrontato i due gruppi per capire se le differenze nei livelli di progesterone potessero avere un effetto negativo sul tasso di euploidia, sulla formazione delle blastocisti o sul tasso cumulativo di bambini nati vivi.
I risultati dello studio hanno dimostrato che l’aumento del progesterone nella fase follicolare tardiva non influisce sul tasso di euploidia, sulla formazione di blastocisti o sul tasso cumulativo di bambini nati vivi.
Articolo di riferimento:
The effect of late-follicular phase progesterone elevation on embryo ploidy and cumulative live birth rates
Ana Raquel Neves, Samuel Santos-Ribeiro, Sandra García-Martínez, Marta Devesa, Sérgio R Soares, Juan Antonio García-Velasco, Nicolás Garrido, Nikolaos P Polyzos.
Reprod Biomed Online. 2021 Dec; 43(6):1063-1069. DOI: 10,1016/j.rbmo.2021.07.019.
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