Una menopausa precoce, l’assenza di funzionalità ovarica dovuta alla chemioterapia, l’asportazione delle ovaie o un’età avanzata sono tra i motivi per i quali una donna può non essere fisicamente in grado di diventare madre. La situazione è tuttavia cambiata grazie alla donazione di ovuli, una tecnica che consente il trasferimento di ovuli da una donna a un’altra, una donatrice e una ricevente, per cui l’ovulo della donatrice viene inseminato e successivamente impiantato nell’utero della ricevente.
La Spagna è uno dei paesi che registrano il maggior numero di donazioni di ovuli. In Catalogna esistono 33 centri in cui è possibile effettuare la fecondazione in vitro, 27 dei quali privati e 6 pubblici. Molte delle strutture pubbliche, ad ogni modo, non offrono programmi per la donazione di ovuli; nel caso specifico della Catalogna, inoltre, la lista di attesa dei centri pubblici per sottoporsi a procedure complesse di riproduzione umana (RUA) assistita come la fecondazione in vitro (FIV) è di 22 mesi, mentre nelle cliniche private l’attesa è di un solo mese, un aspetto che in molti casi induce le riceventi a rivolgersi alla medicina privata.
La Dott.ssa Elisabet Clua, responsabile del programma di Donazione di ovociti ed embrioni di Salute della donna Dexeus, spiega che il profilo della donatrice che si presenta presso la struttura risponde a quello di una "donna appartenente alla classe media e la cui motivazione principale non è quella economica. Spesso è una donna che ha già dei figli”. Come spiega la Dott.ssa Clua, in ogni caso, si tratta di processi lunghi che implicano numerose procedure mediche tra cui la stimolazione ovarica e l’accesso a una sala operatoria, per cui si raccomanda che sia sempre previsto un compenso economico "per i disagi che la donna deve affrontare”. Clua.
Il Comitato consultivo sulla bioetica spagnolo raccomanda la corresponsione di un compenso compreso tra 900 e 1000 Euro, sebbene non si tratti di una cifra obbligatoria. La Dott.ssa Clua associa le donazioni al sentimento di altruismo e alla cultura della donazione che caratterizza la Spagna "soprattutto per quanto riguarda la donazione di organi e di sangue”. Tutto questo ha fatto sì che dal 2008 il numero delle donatrici sia aumentato del 10% circa e che ogni anno in Spagna donino ovuli quasi 9000 donne.