Conservare il sangue del cordone ombelicale può salvargli la vita
Sai che il sangue del cordone ombelicale è ricco di cellule madri attualmente utilizzate nel trattamento e nella cura di alcune malattie?
Conservare il sangue del cordone ombelicale può in futuro salvare la vita di tuo figlio.

In cosa consiste
È una procedura mediante la quale il sangue del cordone ombelicale viene prelevato, processato, congelato, e conservato presso una banca, pubblica o privata a seconda della tua scelta.
- Nella banca pubblica il prelievo e lo stoccaggio del sangue sono gratuiti, e l’uso del campione non è esclusivo, vale a dire che il sangue sarà messo a disposizione di qualunque paziente che ne abbia bisogno.
- La banca privata garantisce invece un uso esclusivo del sangue a tuo figlio e ai tuoi diretti consanguinei, e si assicura una disponibilità immediata delle cellule madri qualora siano necessarie. L’opzione di conservare il sangue del cordone in una banca privata non esclude la possibilità di accedere a una banca pubblica in caso di necessità.
La conservazione del sangue del cordone può aiutare nel trattamento e nella cura di molte malattie, riduce al minimo le possibilità di rigetto in caso di trapianto e, grazie alla capacità di rigenerazione delle cellule madri, può contribuire al trattamento di malattie degenerative.
Perché conservare il sangue del cordone ombelicale
Conservando il sangue del cordone ombelicale potrai proteggere tuo figlio da possibili malattie e potrai combatterle, se necessario, grazie alle cellule madri.

Il prelievo delle cellule non è doloroso, avviene dopo il parto e senza alcun rischio né per la madre, né per il bambino.

Le applicazioni terapeutiche sono diverse, e tra queste è di particolare rilevanza il trattamento dei tumori del sangue e delle malattie metaboliche.

Queste cellule riducono al minimo le possibilità di rigetto di un trapianto in virtù di un maggiore grado di accettazione e compatibilità.

Presentano grandi potenzialità per il futuro poiché ogni giorno vengono scoperte nuove possibili applicazioni o vengono sviluppate nuove tecniche per la cura di malattie ad oggi difficili da trattare.
Come conservarlo
Se deciderai di donare il sangue del cordone ombelicale alla banca pubblica dovrai comunicarlo al/alla tuo/a ginecologo/a, che ti fornirà le informazioni su tutta la procedura.
Qualora tu decida di conservare il sangue in una banca privata, noi di Dexeus Mujer abbiamo effettuato una minuziosa selezione per scegliere le banche private che a nostro avviso garantiscono la qualità e il servizio migliori.
Per agevolarti nella procedura di conservazione del sangue del cordone e affinché tu non dimentichi nulla, vogliamo darti una serie di consigli perché tu sappia cosa fare in ogni momento e di cosa avrai bisogno in questa fase .
Se decidi di conservare con una banca privata:
- Dirigiti al Dipartimento Internazionale, dove ti informeranno sulle banche con le quali collaboriamo.
- Una volta che avrai contrattato il servizio, la banca ti invierà la documentazione che dovrai portare il giorno del parto. Non dovrai preoccuparti per il kit di estrazione, poiché sarà disponibile in sala parto il giorno della nascita.
Il giorno del parto:
- Non dimenticare il dossier con la documentazione, che dovrai consegnare all’ostetrica insieme al consenso informato per il parto, alle analisi del terzo trimestre e all’elettrocardiogramma.
Perché scegliere proprio noi

La nostra équipe di ostetricia ha accumulato una grande esperienza nella procedura del prelievo del sangue del cordone ombelicale

Siamo il centro privato che in Catalogna stocca il maggior numero di campioni di sangue di cordone ombelicale.

Presso Dexeus Mujer puoi scegliere in quale tipo di banca vuoi conservare il sangue del cordone ombelicale, e qualunque decisione tu prenda, ti assisteremo durante tutto il processo.

Lavoriamo con le banche private che a nostro avviso garantiscono gli standard qualitativi più elevati e che offrono i loro servizi 365 giorni all’anno.

Queste banche processano i campioni di sangue di cordone ombelicale solo quando contengono un numero di cellule madri sufficiente all’applicazione terapeutica. In caso contrario, l’importo ricevuto per il servizio viene restituito, fatta eccezione per il costo del kit per il prelievo.